La capacità di riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni e quelle di coloro che ci circondano è considerata una competenza manageriale ed è estremamente apprezzata. Se in passato, soprattutto nel mondo manageriale occidentale, si è cercato di tenere nettamente separate la componente razionale del pensiero da quella emotiva, oggi è facile rendersi conto che nella realtà, senza emozioni, non siamo in grado di prendere decisioni. Alcune ricerche stimano che due terzi delle capacità ritenute essenziali per una prestazione efficace includono una componente emozionale. In considerazione del fatto che nelle organizzazioni sportive la principale fonte di vantaggio competitivo effettivamente sostenibile è correlata alle persone, l’intelligenza emotiva si configura quale abilità necessaria per un manager sportivo. Cosa si intende allora per intelligenza emotiva? Come è possibile misurarla? Quale impatto può avere ai fini dello sviluppo della leadership? Esistono delle correlazioni tra quest’ultima, la gestione delle emozioni, alcuni correlati fisiologici e le evidenze fornite dalle neuroscienze a tale riguardo? Oggetto del corso è quello di stimolare un’attenta riflessione sul ruolo dell’intelligenza emotiva nell’ambito dei processi direzionali che un manager di un’organizzazione sportiva è chiamato a governare, unitamente al suo contributo nell’ambito di un percorso di sviluppo personale orientato alla leadership.

Il corso si terrà il 23 e 24 ottobre presso il Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti”.

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