Le parole del Presidente Federale, Carlo Beninati, durate la Conferenza Stampa del Progetto Racchette di Classe: "Desidero ringraziare per primo il MIUR nella persona della Ministra Fedeli per la possibilità di avere avuto approvato e sostenuto il progetto, nella cui validità credevamo e crediamo tuttora fermamente, con l’inserimento ufficiale di questa attività nelle scuole sia all’interno delle programmazioni delle ore curriculari ma sia come offerta formativa alternativa nelle ore extracurriculari.

 

Un altro grazie va al CONI (al Presidente Giovanni Malagò) e al CONI Servizi (all’A.D. Alberto Miglietta) per l’appoggio non indifferente alla realizzazione di questa due giorni con la possibilità per i nostri giovani di vivere un’esperienza entusiasmante all’interno di queste fantastiche strutture sportive del Foro Italico dove i partecipanti hanno potuto respirare, oltre all’atmosfera di grandi gesta agonistiche, anche l’immutata magia di questi luoghi pieni di storia.

 

Ringrazio il principale artefice di tutto questo: il Presidente Angelo Binaghi per avere sostenuto, da importante partner quale è la Federazione Tennis, sia economicamente, in collaborazione con lo sponsor “Kinder + Sport”, che organizzativamente tutta la realizzazione del Progetto Racchette di Classe non lesinando energie affinché il badminton e il tennis, accomunati da un unico attrezzo (la racchetta), siano stati veicolo di formazione sportiva e umana per decine di migliaia di alunni.

 

La 2^ edizione ufficiale del Progetto Racchette di Classe è stata un successo perché ha visto quest’anno dei numeri che hanno sbalordito per primi noi stessi per la loro quantità: Sono state 19 le regioni coinvolte con quasi 500 tra scuole primarie e IC adottati e con più di 300 Scuole Tennis a supporto. Quasi 50.000 gli alunni che hanno partecipato al progetto in 1200 ore curriculari e 400 ore extracurriculari di lezioni. A tal proposito mi piace sottolineare anche il Progetto di alternanza Scuola Lavoro realizzato con l’Istituto Calamandrei di Roma col quale sono tati coinvolti circa 30 studenti.

 

Per la Fase Nazionale qui a Roma sono stati presenti oltre 2000 alunni che hanno dato dimostrazione di aver imparato a giocare a badminton e a tennis, seguiti dai nostri Istruttori e dai loro insegnanti curriculari.

 

Voglio sottolineare poi la peculiarità che hanno avuto i nostri due sport con questo Progetto per l’integrazione. Integrazione sociale a tutti i livelli, tra ragazzi di provenienze geografiche diverse, tra maschi e femmine, tra abbienti e meno abbienti; integrazione dei ragazzi e degli sportivi con disabilità. Noi ad esempio, per quanto riguarda il para-badminton negli ultimi anni stiamo investendo tanto su questo settore e anche nel Progetto Racchette di Classe, come attesta la realizzazione dei Progetti Speciali che saranno premiati, abbiamo dato grande attenzione al sostegno sportivo e all’inclusione degli allievi meno fortunati con il coinvolgimento degli alunni disabili. Ringrazio, a tal proposito, il nostro Paratleta Ten. Col. dell'Esercito Italiano Roberto Punzo che con la sua presenza e con quella del GSPD testimonia questa particolare nostra attenzione al mondo paralimpico.

 

Vorrei infine auspicare che l’aspetto formativo del progetto possa portare i nostri giovani a discriminare tra giusta competizione con sano agonismo e quelle forme di esasperazione della passione sportiva che sfociano spesso in azioni di violenza ai danni dei cosidetti antagonisti o avversari.

 

Mi piace pensare che, grazie anche a progetti come Racchette di Classe, i ragazzi possano imparare ad amare la pratica sportiva senza discriminazioni di maglia e di colori, senza differenza di sesso, di religione o di razza. Che si dissocino sempre da ogni forma di violenza legata, in maniera a volte ambigua, ad alcuni sport e al cosiddetto sport nazionale in particolare.

 

L’augurio è che dipingano le loro giornate e i loro idoli sportivi con un unico colore: l’azzurro simbolo della nostra nazione in campo e delle nostre squadre nazionali".

 

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